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Il sito di Murgia S. Angelo di Moliterno risulta esser un insediamento dell’Età del Bronzo collocato su un probabile percorso di transumanza diretto verso il Vallo di Diano. Tra i materiali ritrovati spiccano le ceramiche vascolari spesso munite di fini e complesse decorazioni, legate alla lavorazione del latte e frammenti di macine attestanti un’economia di tipo misto.
Il toponimo riporta anche Grotta di Sant’Angelo riferendosi all’anfratto roccioso che si apre su un’altura posta a nord dell’abitato di Moliterno e che delimita la piana di S. Nicola. La natura calcarea dell’altopiano sotto Moliterno è alla base dell’intensa attività carsica che ha originato la Grotta di Sant’Angelo collocata in un interessante contesto paesaggistico e naturalistico costituito da un bosco di conifere da rimboschimento di proprietà comunale. La grotta è stata oggetto di ricognizione da parte di un gruppo speleologico locale e risulta provvista di tre camere interne con presenza consistente di chirotteri.
L’area della Murgia riveste, altresì, un’importanza storica poiché essa rappresenta uno dei primi insediamenti preistorici della Val d’Agri risalente al XV-XIV sec a.C.
Non si esclude che il sito possa essere stato oggetto di frequentazione cultuale.
